La storia
L’Istituto Comprensivo di San Benigno Canavese nasce nell’anno scolastico 2016/17 dall’unione delle scuole in precedenza afferenti alla D.D. di Volpiano, alla scuola secondaria di primo grado di Volpiano e succursale di San Benigno e ai plessi di scuola primaria e scuola dell’infanzia siti nel comune di Lombardore (in precedenza parte dell’I.C. Leinì).
Durante i primi tre anni dalla sua costituzione l’istituto è stato affidato in reggenza a Dirigenti scolastici di altri comprensivi; dall’anno scolastico 2019/20 un Dirigente di nuova nomina, la Dott. Cosetta Borelli, ha preso in carico l’I.C. Da quel momento si è avviato un processo di unificazione dei diversi plessi definendo traguardi comuni sia di tipo didattico sia organizzativo.
Comune di San Benigno
Di origine medievale, l’abitato sorge nella pianura alluvionale del torrente Malone. L’insediamento si formò intorno al monastero benedettino di Fruttuaria, fondato nel 1003 da Guglielmo da Volpiano e noto per il rigore con cui veniva seguita la REGULA SANCTI BENEDICTI e per l’autonomia di cui godeva. Per secoli Fruttuaria fu un centro spirituale di prima grandezza. Ospitò personaggi illustri, come re Arduino, che visse nell’abbazia da semplice monaco sino alla morte. L’abitato si sviluppò all’ombra del monastero e ne seguì le sorti. Nel corso del XV secolo, ormai irrimediabilmente decaduto il potere degli abati, i fondi sui quali si esercitava il dominio dell’abbazia furono riuniti al Ducato di Savoia.
Delle possenti e severe architetture realizzate dall’abate Guglielmo permangono: il poderoso ricetto, a forma pentagonale, il cui torrione orientale, è ancora quasi integro, e il campanile risalente al Mille, con la sua possente struttura quadrata. Della chiesa voluta e progettata da Guglielmo non rimangono, invece, che le tracce venute alla luce durante gli scavi archeologici. Altri pregevoli edifici sono: la chiesa di Santa Croce, di bella e significativa architettura barocca e la cappella di San Grato.
Il contesto socio-economico risulta, complessivamente, medio-alto. L'economia del paese e' principalmente legata all'agricoltura e alla presenza di piccole e medie imprese che operano nei diversi comparti. Significativi punti di aggregazione per la comunità sono la presenza viva dei borghi, ricchi di storia e di cultura, impegnati nel recupero delle tradizioni locali e l'oratorio dell'Istituto Salesiano che offre ai ragazzi spazi ricreativi e sportivi. Prosperano alcune associazioni sportive “San Benigno Volley” e “Stella Azzurra” che sono una risorsa per la scuola in termini di collaborazione e aggregano un numero sempre crescente di bambini e ragazzi. Nel Comune sono ubicate anche due piscine; il “Centro Aquaria”, piscina al coperto, struttura completa ed attrezzata per molteplici attività, gestita da una società privata e una piscina comunale all’aperto affidata alla società BVP S.r.l. Durante l’attività del progetto “Settembre a scuola” è stata attivata una collaborazione con la piscina comunale e i ragazzi della scuola secondaria di I grado hanno potuto usufruire della struttura, accompagnati e seguiti dai docenti di educazione fisica.
Comune di Lombardore
Il comune è famoso per la presenza di un'autodromo per gare di motociclismo e lezioni di guida sicura, e di un'area demaniale un tempo utilizzata per le esercitazioni dei militari.
La forma più antica e documentata del toponimo risulta essere “Fiscanum”, dal nome del fiume Fisca che scorre nelle vicinanze. Durante il periodo medievale, l’abitato fu prima parte del regno del re longobardo Rotari, poi dell’abbazia benedettina di Fruttuaria fino al 1741. Dopo questa data, grazie al pontefice Benedetto XIV entrò nel regno sabaudo. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: i resti del castello longobardo; la torre-porta dell’antico ricettario; la parrocchiale di Sant’Agapito, costruita tra il 1740-1748, e la chiesa di Sant’Antonino, in stile barocco piemontese, edificata nel 1635. Degne di nota per il loro valore artistico sono tre cappelle campestri: la Madonna di Oropa del 1722; la Madonna della Vauda del 1849 e la Madonna Addolorata della fine del Settecento.
L’economia del paese si basa sulle tradizionali attività agricole, industriali e terziarie. I lombardoresi vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Bessole, Case Bertolina e Poligono. Per lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza; è solo presente una biblioteca civica per l’arricchimento culturale gestita da volontari. Il territorio non è sufficientemente collegato dai mezzi pubblici con la città di Torino e i comuni limitrofi, ciò limita le opportunità di interazione tra i giovani e l’apertura al mondo esterno in generale, soprattutto a quelle opportunità di progetti e di esperienze extra didattiche utili anche per la scuola.